Tensioni con la Cina, la Stoltenberg (NATO): “Non condivide i nostri valori di democrazia e diritto”. Pechino contro le conclusioni del G7.
Dopo il G7 e le accuse mosse alla Cina, il vertice Nato si apre con le dichiarazioni del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che da una parte specifica che Pechino non deve essere considerato come un nemico e dall’altra sottolinea come la Cina non condivida i “nostri valori di democrazia e diritto“.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sulla Cina
“Non stiamo entrando in una nuova Guerra Fredda e la Cina non è il nostro avversario, non il nostro nemico“, ha dichiarato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nell’incontro che anticipa il vertice Nato. “Con la Cina siamo impegnati sui cambiamenti climatici e sul controllo degli armamenti ma la sua struttura militare e il suo comportamento pongono delle sfide all’Alleanza Atlantica […]. La Cina non condivide i nostri stessi valori di democrazia e diritto“.
Pechino replica alle accuse del G7
Intanto Pechino replica alle conclusioni del G7 e respinge innanzitutto le accuse sulle sue mancanze sull’origine della pandemia. I leader del G7 sono d’accordo sul presentare una richiesta per una nuova indagine sull’origine del Covid e resta il sospetto che la Cina abbia coperto la pandemia e non abbia condiviso le informazioni in tempi utili.
“Il gruppo di esperti Cina-Oms ha condotto ricerche in modo indipendente, scrivendo rapporti indipendenti, seguendo le procedure dell’Oms e adottando metodi scientifici“.
La Cina inoltre chiarisce anche la situazione per quanto riguarda le tensioni con Taiwan.
“La questione riguarda interessi fondamentali della Cina che non consente l’intervento di forze esterne. La Cina deve essere unificata. Siamo disposti a fare del nostro meglio per la riunificazione pacifica, ma non lasceremo mai spazio a forme di attività separatista per l’indipendenza“.
La posizione di Draghi sull’accordo con la Cina sulla Nuova via della Seta
Proprio in occasione della conferenza stampa al termine del G7 il premier Mario Draghi ha parlato dell’accordo con la Cina sulla Nuova via della Seta facendo sapere che l’accordo stesso sarà riesaminato e probabilmente rivisto. Si tratta di una nuova inversione di rotta per quanto riguarda la politica estera italiana.